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Monte Bondone

Monte Bondone

di Albano Marcarini

Aaah! Il Monte Bondone, quanto fu grande nella storia del Giro. Chi non ricorda quella tappa? Per rivederne alcuni scorci bisogna rimestare su You Tube. Il commento sonoro della Settimana Incom era “Una notte sul Monte Calvo” tanto per tenere un profilo basso. Si vedono nel tremolante bianco e nero, sotto la pioggia e la neve, Fantini, Magni, Fornara e il “gigante” Gaul che taglia il traguardo in “trance”.

Questa volta il Bondone lo si prende alle spalle, a tradimento, per una tardiva vendetta di quella lontana giornata del 1956. Si sale da Aldeno, nella Valle dell’Adige. I valori generali non sono comunque molto diversi da quelli del versante “classico” con una pendenza media equivalente del 6.7%. Qui poi avremo una distanza di 20,3 km, un dislivello di 1373 metri, con punte del 15% e un tratto, fra i chilometri 14 e 18 superiore al 10%. 

Si lascia subito il fondovalle dell’Adige, con la SP 25 e ci si misura subito con la pendice della montagna, particolarmente ripida come in molte valli di natura glaciale. Dopo km 2 si entra nel vallone del T. Arione, una gola che s’insinua nel colosso montuoso: la visuale si stringe, si scorgono in alto le pareti del Bondone. Seguono due gallerie illuminate. Sui primi terrazzi morenici di mezzacosta s’incontrano le frazioni comunali di Cimone con il capoluogo Còvelo, al km 4. La pendenza si fa più clemente: 5-6%. Finora la carreggiata è larga ma, a un passaggio sotto roccia inizia a restringersi a non più di 4 m e segna un strappo sopra l’8%, con uno spunto del 12.2% al tornante della frazione Battistoni. Dopo l’ultimo grumo di case, Cimoneri, al km 6, la strada si riaffaccia sull’Adige ma da grande altezza. 

Si passa nel comune di Garniga Terme (alt. 810, area di sosta al km 9), con un nuovo raddolcimento a livelli da pianura (1-2%) che probabilmente consentirà a qualche staccato di rifarsi sotto. Facile illusione poiché dopo Garniga vecchia, al km 12, inizia il tratto più impegnativo: sempre vicino al 10% con una punta, al km 16, del 15%: quattro chilometri di sofferenza! Qui si potrebbe scatenare la bagarre, in mancanza di team guida. Conforta una cosa: le indicazioni stradali danno il Bondone a 12 km, ma se ne possono sottrarre 4 per arrivare alla fine della salita. Gli ultimi 3 km, raggiunto lo splendido altopiano della montagna, sono più clementi. Il GPM è piazzato a 1575 m, dove s’incontra la strada delle Viote, quasi pianeggiante.

Il Bondone sarà la seconda salita di giornata, al traguardo manca ancora il Passo Durone (alt.1020) e il traguardo di Madonna di Campiglio.

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