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SenzaGiro ma non fine corsa

Il SenzaGiro è finito da qualche ora. Sono state tre belle settimane di storie e di immagini, di parole e di strade, un po’ immaginate, un po’ no. È stato un gioco a coppie, un Trofeo Baracchi diventato Giro.

Dopo l’introduzione-ouverture firmata da Claudio Gregori, siamo partiti con Marco Pastonesi e Federico Tramonte, sul filo dei centesimi di secondo, con un temporale e con le ombre di una Budapest quasi metafisica. Ci siamo incartati in volata a Gyor, con Andrea Schiavon e Francesco Poroli e poi spazzolati dal vento sul lago Balaton, in compagnia di Guido Foddis e Mauro Mazzara. Sbarcati in Sicilia, Daniele D’Aquila e Osvaldo Casanova ci hanno accolti con le braccia aperte e benedicenti di un Cristo Pantocratore, mentre sulle pendici di lava e di vigne di Piano Provenzano, sull’Etna, Giacomo Pellizzari e Tiziana Longo hanno incontrato gelati, stelle e,  sorpresa, Truman Capote. Emanuele Esaia ha fatto le veci di padrone di casa sulle strade dei Peloritani, dove Riccardo Guasco ha messo in sella un pupo siciliano. In Calabria, Alessandra Giardini, assistita da un doppio partner, i 2Bros Creative, ha travestito Dario Cataldo da Ulisse. Il giorno dopo, Aldo Ballerini e Nadia Guidi, l’unica coppia certificata del SenzaGiro – almeno credo – ci hanno portato dalla Calabria alla Puglia. Facendo rotta su Vieste e il Gargano, Marco Ballestracci ha dialogato con Marija Markovic per farci sapere quanto la bellezza non si può mai prevedere.

Dopo il primo giorno di riposo, che ci ha raccontato Carlo Brena e ci ha illustrato Pietro Corraini, Antonio Ruzzo e Lucio Schiavon hanno messo in scena un duello rusticano abruzzese sulle rampe di Tortoreto Lido, tra Ciccone e De Gendt. Lungo la riviera adriatica, Andrea Costa e Marcus Reed hanno reso omaggio all’immortale Federico Fellini, arrivando nella sua Rimini nell’anno del centenario e, l’indomani, grazie a Filip J Cauz e Francesco Chiacchio abbiamo imparato (quasi) tutti a giocare a maraffone su e giù per i nove piovosissimi colli di Romagna. Silvio Martinello con Giulio Castagnaro ha incontrato nientemeno che Francesco Petrarca sugli strappi dei Colli Euganei, mentre tra i vigneti di Prosecco tra Valdobbiadene e Conegliano, Giovanni Battistuzzi e Jacopo Rosati sono entrati in ben più di una cantina con la scusa della sete. Non ha avuto bisogno delle Frecce Tricolori per salire sul Piancavallo, Stefano Rizzato, dandosi cambi regolari con Oscar Diodoro. Il secondo giorno di riposo lo abbiamo dedicato a presentare le salite dell’ultima settimana con Albano Marcarini, il nostro salitologo, e con David Diehl, che ha reso omaggio alla figura romantica dello scalatore, come un Caspar David Friedrich – rubo l’ispirazione a Paolo Bozzuto, il nostro Germano Celant del SenzaGiro.

Nella tappa che arrivava a San Daniele del Friuli, Guido Rubino e Giulia Pastorino sono riusciti a mettere dei prosciutti in sella: non avevo dubbi su Guido, in effetti. Nei due tapponi di montagna prima Stefano Munarin è andato in fuga con Ale Giorgini, e il giorno dopo Francesco Calvetti ha pennellato discese e tornanti con Gianluca Folì. Nella lunga tappa di pianura Lorenzo Franzetti era atteso ad Asti da un affresco di ringhiere imbandite a festa da Daniele Margara. Gino Cervi e Umberto Massa si sono persi e ritrovati come due compagni partigiani nella nebbia che ha ovattato i quattro colli alpini tra Alba e Sestriere. Infine, Massimiliano Marzucco ha celebrato con uno stemma araldico visconteo l’arrivo a cronometro dell’ultima e decisiva tappa di oggi raccontata da un grande esperto di prove contro il tempo, come Marco Pinotti, e da Paolo Bozzuto, da cui tutto è cominciato, e a cui tutto doveva arrivare.

I nomi che avete letto sopra, dei 24 scrittori e dei 23 illustratori, sono solo una parte della grande squadra che ha contribuito alla realizzazione del SenzaGiro. Qui adesso li voglio ricordare velocemente, ma nei prossimi giorni troveremo il modo di ringraziarli con più attenzione.

Hanno tradotto i testi in inglese Gennaro Dello Ioio, Antonio Gurrado, Angela Iacovella, Jonathan Jones, Lorenzo Pesola, Alberto Sarrantonio, Alessandra Scaduto, Herbie Sykes; Daniele D’Aquila, Stefano Rizzato e Francesco Calvetti si sono autotradotti la loro cronaca da sé.

Hanno tradotti i testi in spagnolo le studentesse della Squadra DISLL dell’Università di Padova (Alice CodenottiAlessia BarbantiGiulia BertolinoAlice BricheseMaria Celeste AlvaroMartina DanieliSara CorràAlessandra MattioliSara Schincaglia e Serena De Perto), coordinate da Nacho Duque Garcia.

Giulio Costa ha coordinato gli attori del teatro FerraraOff per la realizzazione della lettura in podcast delle cronache delle tappe: Antonio Anziollotti De Nitto, Elsa Bossi, Alessandro Blasioli, Matilde Buzzoni, Simona Canducci, Gaetano Colella, Alice Conti, Dario De Luca, Stefano Pietro De Tassis, Gloria Giacopini, Diana Hobel, Massimiliano Loizzi, Andrea Mazzacavallo, Enrico Messina, Daria Paoletta, Roberta Pazi, Maura Pettoruso, Marco Sgarbi, Matilde Vigna. Giulio Costa ha letto la 2a tappa.  Davide Ferrari ha letto l’ouverture di Claudio Gregori. Gualtiero Burzi ha letto la 19a tappa, Gino Cervi ha letto la cronaca scritta da lui stesso della 20a tappa.

Pietro Perelli di Web Radio Giardino si è occupato della messa in onda dei podcast.

Touring Club Italiano ci ha affiancato nel racconto dei luoghi del SenzaGiro: Michele Lauro, Fabrizio Milanesi e Stefano Brambilla hanno descritto città, panorami e strade da Budapest alla Sicilia, dalla Calabria alla Romagna, dal Friuli a Milano.
Ediciclo Editore tutte le sere ha messo in palio i libri del suo catalogo nel quiz 1, 2, 3… In sella!, che ha catturato la voglia di competizione e la simpatia di molti lettori.
La Biblioteca delle Biciclette Lucos Cozza ha recensito libri nelle cui pagine passano biciclette.

Davide Ferrari ha curato tutte le letture del SenzaGiro, componendo un’antologia, in prosa e in versi, di pagine in bicicletta che ha messo in fila Peter Esterhazi, Andrea Camilleri, Gesualdo Bufalino, Rocco Scotellaro, Gianni D’Elia, Raffaello Baldini, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Goffredo Parise, Lorenzo Franzetti, Beppe Fenoglio, Claudio Sanfilippo. Con Claudio Sanfilippo e Gino Cervi ha allestito un minispettacolo di letture e canzoni in occasione dell’arrivo a Milano.

Marco Pasquini e Alessio Stefano Berti, collaboratori di Biciclette d’Epoca, hanno scritto due articoli per SenzaGiro.

Sono stati nostri corrispondenti dalle strade del SenzaGiro: Giovanni Cataluccio da Budapest, Stefano Branca da Piano Provenzano sull’Etna, Ciccio Mannino da Catania, Mauro F. Minervino e Alfonso Bombini dalla Sila, Mimmo Saponaro da Brindisi, Silvana Kuhtz da Bari, Oscar Buonamano da Francavilla al Mare, Silvia Livoni da Cesenatico, Vittorio Anastasia da Portogruaro, Piero Colussi da Piancavallo, Angelo Floramo da San Daniele del Friuli, Alessio Martinelli, Giada Congiu e Maurizio Seletti dai Laghi di Cancano, Paolo Francesco Tosi da Vigevano, Roberto Livraghi da Masio, Serena Malabrocca da dietro a un covone di fieno, Lorenzo De Simone, Carlo Venegoni, Francesco Cataluccio e Alberto Saibene da Milano.

Grazia Licari ha curato il videoediting dei contributi filmati e ha realizzato le riprese all’interno del Velodromo Vigorelli.

Carlo Brena ha curato i rapporti con gli sponsor.

Alessandro Galli è stato il nostro webmaster.

SenzaGiro non finisce qui. Nei prossimi giorni, oltre a rendere meno elencativi i titoli di coda dei contributori, vi racconteremo nel dettaglio i risultati della raccolta fondi a favore della Cooperativa Sociale Namasté di Bergamo e come questa verrà completata nelle prossime settimane da un’asta benefica di prodotti messi a disposizione dai nostri sponsor.

Speriamo di avervi tenuto un po’ di compagnia in queste settimane di maggio che, altrimenti, senza la Corsa Rosa, sarebbero state come una primavera senza fragole e ciliegie, una festa senza musica, un romanzo senza pagine. [gc]

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