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27
Ago

Ottomila e quattrocentodue grazie – il bilancio di SenzaGiro per Namasté

La stagione del ciclismo è cominciata davvero. Le classiche di primavera sono tracimate in estate e sabato sarà l’ora del Tour de France. Il ciclismo torna reale, torna nelle strade e tutti riprendono a pedalare. Anche noi, che nella silenziosa primavera abbiamo pedalato con l’immaginazione. Il ciclismo che c’è ci piace sicuramente di più del ciclismo che non c’è, che siamo stati costretti ad immaginare per sopperire a questa mancanza, e così in queste settimane abbiamo ripreso il nostro posto chi sul divano e chi al computer, chi a guardare le corse e chi a raccontarle per parole e immagini. Scopriremo ad ottobre quanto del Giro si avvicinerà al frutto delle nostre fantasie, ma sappiamo sin da ora che del...
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07
Lug

Santini Cycling Wear e SenzaGiro

Dalle tribune del Velodromo Maspes-Vigorelli, Stefano Devicenzi, dell’ufficio marketing di Santini Cycling Wear, racconta della partnership con SenzaGiro.
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07
Giu

SenzaGiro sulla strada

SenzaGiro ha piantato tante “bandierine” sulle strade e i territori che ha attraversato. Quasi ogni giorno, un “corrispondente” ci ha raccontato con brevi video un luogo che avrebbe dovuto veder passare la corsa, parlando sì, di ciclismo e di bicicletta, ma anche di storia, di geografia, di paesaggio e delle decine e decine di occasioni che fanno del Giro d’Italia – e anche quindi il SenzaGiro – un formidabile catalogo di incontri. I video autoprodotti dai nostri 23 “inviati” sono stati editati da Grazia Licari, a cui va un grazie maiuscolo e particolare. Grazia ha anche prodotto direttamente i video che abbiamo girato al Velodromo Vigorelli e di cui avete visto soltanto una parte: nei prossimi giorni li pubblicheremo a...
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06
Giu

SenzaGiro Podcasting

SenzaGiro non è stato soltanto scrittura e lettura, ma anche ascolto. Grazie a FerraraOff, le cronache delle 21 tappe sono diventate giorno per giorno un seguitissimo podcast, realizzato con la collaborazione di Web Radio Giardino. Il progetto di SenzaGiro Podcasting è stato coordinato da Giulio Costa.     La 1a tappa Budapest-Budapest (cronometro individuale) è stata interpretata da Diana Höbel. La 2a tappa, Budapest-Györ, è stata interpetata da Giulio Costa. La 3a tappa, Székesfehérvar-Nagykanisza, è stata interpetata da Marco Sgarbi (www.arkadiis.it)     La 4a tappa, Monreale-Agrigento, è stata interpretata da Enrico Messina (www.armamaxa.it).   La 5a tappa, Enna-Etna (Piano Provenzana), è stata interpretata da Roberta Pazi.   La 6a tappa, la Catania-Villafranca Tirrena, è stata interpretata da Gaetano Colella.   La 7a tappa, la Mileto-Camigliatello Silano,...
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05
Giu

SenzaGiro x 3

SenzaGiro ha pedalato più forte e soprattutto più lontano grazie alle traduzioni in inglese e in spagnolo. E quindi un grande grazie a: Per l’inglese: Angela Iacovella (tutte le schede Touring Club) Alberto Sarrantonio (tappe 1, 5, 6, 16, le schede delle salite e le biografie) Antonio Gurrado (introduzione e tappa 20) Herbie Sykes (tappe 2, 8, 19) Jonathan Jones (tappe 3, 10, 11) Alessandra Scaduto (tappe 7 e 12) Lorenzo Pesola (tappe 13, 14 e 17) Gennaro dello Ioio (tappa 9) Daniele D’Aquila (con Virginia Gaspardo e Janine Jackson), Stefano Rizzato e Francesco Calvetti si sono “fatti tutto da loro” (cioè: si sono autotradotti). per la versione spagnola il maravilloso equipo del DISLL Team, composto dalle studentesse del corso...
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04
Giu

23 tappe a colori

Il nostro SenzaGiro era con le figure. Figure che ci hanno fatto fare bella figura. Sono le 23 tavole originali realizzate da 23 illustratori che hanno accompagnato le cronache delle 21 tappe, più i due giorni di riposo. Ora quelle immagini sono diventate anche dei poster, formato 30×40, e sono acquistabili sul sito di Santini Cycling Wear, al prezzo di 30 euro l’una. Anche questo ricavato andrà interamente a beneficio di Namasté Cooperativa Sociale. La nostra campagna di raccolta fondi continua ancora per qualche settimana. Se vi piace, regalatevi una “tappa a colori” del SenzaGiro e date una mano a chi ne ha bisogno.  
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03
Giu

Un lavoro da finire

«La parola giusta non è rivincita, vorrei solo tornare a finire il lavoro». Era dal giugno del 2018 che Simon Yates spiegava così il suo rapporto con il Giro. La sua grande corsa a tappe preferita («Non ha nulla a che vedere con le altre due: tutto ciò che si muove dietro la gara, dai tifosi agli organizzatori, è pure passione, e un corridore se ne accorge»), ma anche la gara della sconfitta più bruciante di una carriera che, con 28 anni da compiere, è ancora nella sua parabola ascendente. Due anni fa Yates aveva dominato il Giro in lungo in largo per poi crollare a un passo dal trionfo. Si era gustato l’ambiente e le vittorie parziali, aveva fatto...
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01
Giu

Il SenzaGiro di Namasté

Se c’è una cosa che rende il ciclismo un sport popolare e metafora della vita è che il campione fa tanta fatica quanto la schiappa, che lo sforzo dell’ultimo non è da meno a quello del primo al traguardo. In fondo è un po’ il pensiero che guida Namasté. Ne siamo convinti quando sosteniamo che la fragilità è costitutiva dell’essere umano. Di tutti, non solo di coloro con una fragilità conclamata, ben visibile e troppo spesso etichettabile. Per questo motivo abbiamo fatto dell’essere a servizio della fragilità per trasformarla in risorsa la nostra mission. SenzaGiro si è concluso e la Cooperativa Sociale Namasté è stata la beneficiaria della raccolta fondi collegata all’iniziativa e delle donazioni ricevute dagli sponsor come Santini...
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01
Giu

SenzaGiro ma non fine corsa

Il SenzaGiro è finito da qualche ora. Sono state tre belle settimane di storie e di immagini, di parole e di strade, un po’ immaginate, un po’ no. È stato un gioco a coppie, un Trofeo Baracchi diventato Giro. Dopo l’introduzione-ouverture firmata da Claudio Gregori, siamo partiti con Marco Pastonesi e Federico Tramonte, sul filo dei centesimi di secondo, con un temporale e con le ombre di una Budapest quasi metafisica. Ci siamo incartati in volata a Gyor, con Andrea Schiavon e Francesco Poroli e poi spazzolati dal vento sul lago Balaton, in compagnia di Guido Foddis e Mauro Mazzara. Sbarcati in Sicilia, Daniele D’Aquila e Osvaldo Casanova ci hanno accolti con le braccia aperte e benedicenti di un Cristo...
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26
Mag

Quella volta che cercarono di avvelenare Saronni…

A cura di: Alessio Stefano Berti DUALISMI I dualismi, nel mondo del ciclismo, hanno sempre affascinato e diviso il popolo dei tifosi. Li hanno fatti discutere, innamorare, schierare gli uni contro gli altri, arrivando a coinvolgere anche coloro che del ciclismo non hanno mai fatto una ragione di vita. Giovanni Gerbi e Carlo Galetti, nel primo decennio del ‘900, misero in piedi una sfida memorabile attraverso la Pianura Padana solo per dimostrare a tutti chi dei due fosse il più forte (e anche per le mille lire dell’epoca in palio…). Poi a dividere l’Italia arrivarono Coppi e Bartali, scomodando addirittura la politica e la religione. A seguire venne la volta di Anquetil e Poulidor, quindi quella di Gimondi e Merckx....
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