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Salite
25
Mag

Izoard

Izoard di Albano Marcarini Dei due, il versante sud dell’Izoard è il più impegnativo. La pendenza media è del 7.2%, con una punta del 14%, contro i 5.9% e una punta del 9.9% del versante nord. Fissiamo la partenza al bivio di L’Esteyre (alt. 1353), dove dalla strada del valico (D 902), distante 14.2 km, si stacca la diramazione (D 947) per il Queyras. D’impeto si guadagna la soglia del vallone d’Arvieux, ma è bene non forzare. La segnaletica informa, ogni chilometro, delle pendenze da affrontare. Si risale il versante fra prati e macchie di bosco. Superati i 1400 metri d’altezza e raggiunte le poche case di La Cassière, si ha un momento di respiro: un rettifilo pianeggiante inquadra la...
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25
Mag

Laghi di Cancano

Laghi di Cancano di Albano Marcarini (La scheda della salita ai laghi di Cancano è stata redatta prima che venisse ufficializzato il percorso: descrive l’ascesa dal versante di Premadio e non da quello di Isolaccia e dalla chiesa di di San Martino a Pedenosso). La salita ai laghi di Cancano è una novità per il Giro d’Italia. Non è un’ascesa impegnativa, ma il fatto che il culmine sarà traguardo di tappa renderà la gara combattuta e avvincente. La pendenza media, sui 10 km del tracciato con partenza dal ponte sull’Adda, sotto Premadio, si valuta sul 6.9%, la massima al 9.5% con un dislivello di 692 metri fino ai 1941 m delle torri di Fraele. La strada è larga 5-6 m,...
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25
Mag

Monte Bondone

Monte Bondone di Albano Marcarini Aaah! Il Monte Bondone, quanto fu grande nella storia del Giro. Chi non ricorda quella tappa? Per rivederne alcuni scorci bisogna rimestare su You Tube. Il commento sonoro della Settimana Incom era “Una notte sul Monte Calvo” tanto per tenere un profilo basso. Si vedono nel tremolante bianco e nero, sotto la pioggia e la neve, Fantini, Magni, Fornara e il “gigante” Gaul che taglia il traguardo in “trance”. Questa volta il Bondone lo si prende alle spalle, a tradimento, per una tardiva vendetta di quella lontana giornata del 1956. Si sale da Aldeno, nella Valle dell’Adige. I valori generali non sono comunque molto diversi da quelli del versante “classico” con una pendenza media equivalente...
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25
Mag

Piancavallo

Piancavallo di Albano Marcarini   La salita al Piancavallo viene alla fine di una tappa da quattro stellette, decisamente impegnativa. Prima di arrivare al traguardo, posto a 1290 m., fra i complessi edilizi di una delle prime stazioni sciistiche friulane di nuova generazione, i concorrenti dovranno affrontare la Sella Chianzutan (alt. 955), la Forcella di Monte Rest (alt. 1060), la Forcella di Priuso (alt. 664) e la Forcella di Pala Barzana (alt. 840). Dopo 168 km di corsa, ad Aviano, inizia la rampa finale sul balcone prealpino a dominio della pianura friulana.         Alla salita di Piancavallo è stato assegnato il titolo di Montagna Pantani, in ricordo del “Pirata” che nella 14ma tappa del Giro 1998, da Schio a Piancavallo, staccò...
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21
Mag

Barbotto

Barbotto di Albano Marcarini Quante bestemmie ci vogliono per scalare il Barbotto? Quante le imprecazioni alle Madonne e ai Santi tutti? Neppure Strava ve lo sa dire. Ho visto cose… Ho visto Amministratori Delegati scendere dalla bici e piangere a bordo strada. Ho visto Veterani (o Veterinari) della strada rimpiangere il Mortirolo. Ho visto gente lasciare sull’asfalto righe di sudore come un radiatore bucato. Ho visto un mio amico e poi non l’ho più visto. Sì perché questa salita da barboni, miseranda e stracciona, non se l’aspetta nessuno. Almeno quelli che, giudiziosamente, guardano ancora le cartine del Touring (e non Google maps) prima di uscire in bici.  Lì, in quell’angolo della Romagna, non c’è pianura, ma non ci sono neppure...
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15
Mag

Valico di Montescuro

VALICO DI MONTESCURO di Albano Marcarini È la salita di quelli che faticavano, non in bici, ma a piedi o accompagnati da un mulo. Quelli che scendevano, ai primi freddi, dalla Sila per tornare ai villaggi del versante del Crati, quelli che spaccavano la legna e la trascinavano giù per il pendio, quelli che salivano in estate e tornavano con le pecore in autunno.  La strada, un tempo statale 107 ‘Silana-Crotonese’, poi declassata a provinciale, è il principale accesso alla Sila Grande, dal versante di Cosenza. Ma la salita che i ciclisti affrontano nella settima tappa si sviluppa solo nell’ultima parte sul tracciato della vecchia statale, infatti fino a Spezzano si segue un’altra strada provinciale che risale il versante sinistro...
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14
Mag

Portella Mandrazzi

PORTELLA MANDRAZZI di Albano Marcarini La Portella Mandrazzi, che gli atleti incontreranno a 1125 m d’altezza a metà della sesta tappa Catania-Villafranca Tirrena, fa da divisorio fra i Nebrodi e i Peloritani, le due catene costiere della Sicilia nord-orientale e mette in collegamento il Tirreno a nord con lo Ionio a sud-est . È percorsa dalla strada statale 185 “di Sella (!) Mandrazzi”, il cui tracciato risale all’ultimo quarto del XIX secolo, fra le prime opere pubbliche del Regno d’Italia in Sicilia. In precedenza esisteva una strada carrabile che raggiungeva da nord Portella Mandrazzi e proseguiva a sud con un tracciato diverso dalla successiva rotabile, molto più ripido e diretto, e probabilmente solo mulattiero, finalizzato a raggiungere la fiumara Zavianni...
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13
Mag

Etna

ETNA di Albano Marcarini Possiamo affermare che dopo cinque tappe di piatto o quasi piatto, tenute in piedi solo dalla capacità narrativa dei nostri inviati, finalmente arriviamo alla prima grande salita? Sì, senza timore di smentita. In alto, fino ad ora si è arrivati solo in aeroplano, trasvolando dalla puszta alla Conca d’Oro. Adesso è il momento delle gambe. Si scala l’Etna, il più alto vulcano attivo “della placca euroasiatica”, tanto per metterla giù alla Piero Angela. E per la prima volta al Giro, non dal versante sud, dalla parte di Catania, bensì da nord, da Linguaglossa là dove i pini e le betulle – mai giunte così in basso in Europa – prendono il posto delle odorose ginestre. Si...
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