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29
Mag

Sulla strada: da Vigevano

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Dalla piazza Ducale di Vigevano, e dalla sua personale bolla spazio-temporale, il doppiamente eroico Paolo Francesco Tosi, perché routier sentimentale e perché realistico anestesista, fantastica di Giovanni Gerbi, Giovanni Rossignoli e del vigevanese Carlo Mairani, partecipante al primo Giro d’Italia del 1909. Sul ricorso...
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29
Mag

Sulla strada: tra Alessandria e Asti

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. A Masio, sulla strada tra Alessandria e Asti, Roberto Livraghi, direttore del Museo ACdB-Alessandria Città delle Biciclette, ci racconta di Eliso Rivera, fondatore nel 1896 de “La Gazzetta dello Sport”, e di Giovanni Gerbi, il “Diavolo rosso”.
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29
Mag

Dal Lago Maggiore (sponda magra): Lorenzo Franzetti

Davide Ferrari legge e interpreta per SenzaGiro brani di racconti, poesie e saggi in cui “passa una bicicletta”. Dalla sponda magra del lago Maggiore, oggi l’inizio del racconto La bottega del Romeo ,(Bolis Edizioni di Lorenzo Franzetti, che è anche autore della cronaca della tappa di oggi, la Morbegno-Asti, che il lago Maggiore lo vede solo da lontano (ma va bene lo stesso…).
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28
Mag

Sulla strada: verso i laghi di Cancano

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Francesco Calvetti, docente al Politecnico di Milano, delegato per il Rettore per le attività sportive, ma soprattutto autore della cronaca della tappa Pinzolo-Laghi di Cancano del SenzaGiro di oggi, si è fatto tutta la salita in bicicletta. E ci dice com’è andata.  
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28
Mag

Sulla strada: Torri di Fraele

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Sulla strada della salita per le Torri di Fraele ci aspettano Alessio Martinelli, vicecampione juniores mondiale di ciclismo, insieme a Giada Congiu, responsabile dei social media per Bormio Marketing, e Maurizio Seletti, direttore di Bormio Marketing.
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27
Mag

Da Vicenza: Goffredo Parise

Davide Ferrari legge e interpreta per SenzaGiro brani di racconti, poesie e saggi in cui “passa una bicicletta”. Una pagina de Il prete bello di Goffredo Parise, quella in cui gli amici Sergio e Cena si “dividono” una bicicletta Bianchi nuova, da corsa.
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27
Mag

Dal Friuli: Pier Paolo Pasolini

Davide Ferrari legge e interpreta per SenzaGiro brani di racconti, poesie e saggi in cui “passa una bicicletta”. Dalle pagine di Un paese di temporali e di primule, ecco un brano del racconto Dopocena nostalgico, di Pier Paolo Pasolini.
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26
Mag

Sulla strada: San Daniele del Friuli

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Dalla piazza di San Daniele, oggi saluta il SenzaGiro Angelo Floramo, insegnante, scrittore e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, “scrigno di sapienza e di bellezza” nel cuore del Friuli. Mandi, Angelo!
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23
Mag

L’ultimo passo

Il poeta Andrea De Alberti regala al SenzaGiro questa sua poesia, dedicata a Marco Pantani e scritta per la raccolta Solo buone notizie (Interlinea 2007). Questa è ancora una presenza oppure dunque un’ultima cena questo sedere fuori dalla lirica del paesaggio? Del tutto diversa è la questione di un nuovo equilibrio, spostiamo gli oggetti di casa per creare un ordine che ci sfugge, là c’era un quadro, una cattedrale finisce nello specchio, adesso il pittore non sarebbe più in grado di dipingerla più di una volta. Puoi dire tante cose adesso che il sangue è pulito puoi dire come le tue mani hanno impugnato manubri di strani pianeti, puoi dire che solo il titanio è leggero è l’ultimo passo è...
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23
Mag

Sulla strada: Piancavallo

SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Oggi sulle prime rampe della salita che dalla pianura friulana porta al monte di Piancavallo, Piero Colussi, presidente del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa ci parla di Marco Pantani, di Ottavio Bottecchia e di un Pasolini ciclista.
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