itenes

Nacho Duque Garcia

Mio figlio aveva un mese quando, per farlo dormire nella culla, ho cominciato a leggergli quel meraviglioso Dino Buzzati al Giro d’Italia. Mio padre tifava Bahamontes, i miei zii gemelli tifavano Ocaña, ma, soprattutto, Fuentes, il ‘Tarangu’; mio fratello, invece, è chierichetto da più di 35 anni della chiesa di San Perico Delgado. Guardo il Giro da quando ne ho memoria, incollato alla tv, affascinato da quelle cime innevate in pieno maggio. Oggi, quando con la mia famiglia faccio una gita in paesi, laghi o montagne non lontane da qui, ricordo ancora quei giorni. Chiudo gli occhi e posso rivedere Marino Lejarreta, Eduardo Chozas, Andrew Hampsten, Lucho Herrera, Bugno, Miguelón, Lale Cubino…

Nacho Duque, Saragozza, 1977, è dottore di ricerca in filosofia e CEL (collaboratore ed esperto linguistico) presso l’Università degli Studi di Padova. È arrivato in Italia nel 2005 per trascorrere un anno di studio a Modena ed è ancora qua. Nell’avventura di SenzaGiro si è lanciato insieme a otto coraggiose studentesse di spagnolo del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari di Padova: Alice Codenotti, Alessia Barbanti, Giulia Bertolino, Alice Brichese, Maria Celeste Alvaro, Martina Danieli, Sara Corrà, Sara Schincaglia e Serena De Perto. Una squadra senza velocisti, ma piena di ottimi passisti e scalatori