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tappa 17_Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio

tappa 17_Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio

 

A cura di Stefano Brambilla

 

È prima delle tre tappe a “cinque stelle”, ovvero con livello di difficoltà maggiore, secondo la classificazione ufficiale del giro. Ne sono protagoniste le grandi montagne tra il Veneto e il Trentino, e in particolare tre salite – la prima delle quali inedita – che fanno lievitare i metri di dislivello della giornata a oltre 5000.

Si parte da Bassano, che come la vicina Marostica è città che vive sul confine tra pianura e montagna, tra un’economia agricola e un’altra di tradizione manifatturiera e commerciale, per poi proseguire nella vicentina Val d’Astico, uno dei principali poli dell’industria tessile della penisola. La prima salita, appunto quella inedita per il Giro, si stacca dall’ambiente urbanizzato per portare alla grande natura della Forcella Valbona (1782 metri), tra Veneto e Trentino, e del passo Coe, un ampio pianoro utilizzato in inverno per lo sci di fondo; la discesa verso la valle dell’Adige invece tocca Folgaria e Castel Beseno, la più vasta fortezza antica del Trentino, la cui incredibile lunghezza raggiunge i 250 metri.

Neanche il tempo di prender fiato e inizia la seconda ascesa, quella al Monte Bondone (1572 metri), raggiunto però attraverso la strada di Aldeno. Dalla “montagna di Trento” si entra infine nell’area delle valli Giudicarie, cosiddette perché a lungo, dall’XI secolo, amministrate da un vicario o ‘giudice’ del vescovo di Trento, che ne era marchese: si passano le Terme di Comano e si guarda da lontano l’imponente Castel Stenico per affrontare l’ultima salita di giornata, il passo Durone, che guarda dall’alto la valle. A Tione di Trento ultima deviazione per la val Rendena: le cime delle Dolomiti di Brenta e la sua regina, la storica Madonna, aspettano, là in fondo, dopo un ultimo strappo spezzagambe. 


Monte Bondone

La montagna di Trento per eccellenza: la strada provinciale 85 per raggiungerlo s’imbocca appena fuori città e in una ventina di chilometri si è ai piedi delle vette. Un tornante dietro l’altro, naturalmente: i ciclisti ben lo sanno, visto che a percorrerli – degno epilogo di una mitica gara – è una delle regine delle granfondo internazionali, la Leggendaria Charly Gaul. Al centro del massiccio, una volta giunti in cima, ecco l’altopiano delle Viote, a quota 1500, circondato da quattro cime oltre i 2000 nel cuore di un’area naturalistica protetta. D’estate vi si visita il Giardino botanico alpino Viote, con oltre mille specie di piante alpine; ai fiori si aggiungono gli astri grazie all’osservatorio astronomico Terrazza delle Stelle.

Scopri gli altri highlight della tappa sul sito del Touring Club Italiano