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tappa 19_Morbegno-Asti

tappa 19_Morbegno-Asti

 

 

A cura di Stefano Brambilla

Una tappa geograficamente disomogenea, la numero 19, peraltro la più lunga del Giro d’Italia 2020 con i suoi 251 km – basti pensare che tocca ben sette province: Sondrio, Como, Varese, Milano, Pavia, Alessandria e Asti. Ma lo spettacolo paesaggistico non manca, soprattutto nella prima parte, visto che da Morbegno il percorso prende subito la statale 340 che costeggia tutto il lago di Como dal lato occidentale e non la lascia fino al capoluogo.

Un trionfo di terra e acqua, di boschi che sembrano precipitare nel lago, di giardini lussureggianti; e di ville aristocratiche, chiese antiche, piccoli e romantici porti amatissimi dagli stranieri. Proprio la sponda comasca è stata storicamente un importante territorio di transito: ancora oggi uno degli aspetti che la caratterizzano è la Strada Regina, tracciata dai romani, che collegava la pianura con le terre d’Oltralpe e che nel medioevo fu patria delle maestranze che diffusero il romanico in tutta Europa.

A Como poi inizia il diverso paesaggio della pianura Padana: prima denso di industrie, infrastrutture e popolosi nuclei abitati, poi a mano a mano che ci si spinge verso il Ticino e il Pavese sempre più agricolo, contrassegnato da cascine e fattorie, frutto di un’opera secolare che ha strappato la terra alla palude tramite un efficiente sistema irriguo di canali e rogge. È la Lomellina, terra del riso, degli aironi, del “mare a quadretti”; che oltrepassato il Po sfuma nelle ondulazioni dell’Alessandrino e delle prime pendici del Monferrato. I rettilinei di Alessandria e Asti fanno da chiusa a una tappa ideale per i velocisti, prima delle ultime salite del giorno successivo. 

Alessandria

Potremmo parlare del borsalino, qui nato nel 1857 grazie alla creatività dell’imprenditore Giuseppe Borsalino (al cappello è dedicato un museo con 2000 campioni di copricapi). Oppure della grandiosa Cittadella, incredibile architettura militare tra le più conservate d’Europa, dismessa solo nel 2007 (e ancora in attesa di una riqualificazione adeguata). Ma vogliamo ricordare Alessandria soprattutto per la sua passione per la bicicletta: la città piemontese fu la prima, in Italia, a vedere un velocipede (era il 1867), e a fine Ottocento ne divenne la capitale, grazie a legioni di sportivi e appassionati. Rivera, Cuniolo, Gerbi, Maino, Girardengo, Coppi sono sono alcuni degli alessandrini che a vario titolo legarono il loro nome alle due ruote; e alla memoria ciclistica la città ha dedicato dal 2017 il Museo AcdB, acronimo di Alessandria Città della Bicicletta.

Scopri gli altri highlight della tappa sul sito del Touring Club Italiano
ClientThe Car Rental Co
SkillsPhotography / Media Production
WebsiteGoodlayers.com

Project Title

Far far away, behind the word mountains, far from the countries Vokalia and Consonantia, there live the blind texts. Separated they live in Bookmarksgrove right at the coast of the Semantics, a large language ocean. A small river named Duden flows by their place and supplies it with the necessary regelialia. It is a paradisematic country, in which roasted parts of sentences fly into your mouth.