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tappa_13: Cervia-Monselice

tappa_13: Cervia-Monselice

 

A cura di Michele Lauro

 

Alle porte meridionali del Parco regionale del Delta del Po, la zona umida di Cervia con le sue saline è il punto di partenza di un tracciato che in quasi 200 km attraversa territori di straordinario pregio artistico, naturalistico e paesaggistico. La SS 16 bordeggia nel primo tratto la Pineta di Classe, residuo del grande bosco planiziale che un tempo copriva per intero questo tratto di costa. Numerosi sentieri percorribili a piedi, in bicicletta e a cavallo si addentrano fra i pini a ombrello, lecci, carpini, arbusti mediterranei. Qui in epoca bizantina era stanziata la flotta (classis) di Costantinopoli in Occidente, come testimonia la magnifica basilica di S. Apollinare in Classe. La strada quindi aggira Ravenna in direzione delle valli di Argenta, in territorio ferrarese. Area depressa che secoli di bonifiche hanno sottratto alle paludi, alterna grandiose testimonianze di archeologia industriale otto-novecentesca (come gli imponenti impianti idrovori tuttora attivi per convogliare le acque nei fiumi), resti romani come nell’antica Voghenza e le raffinate delizie disseminate dagli Estensi nella campagna tra il XV e il XVI secolo, tutelate dall’Unesco come esempio dell’influenza della cultura del rinascimento sul paesaggio naturale. Da Argenta la Provinciale 29 oltrepassa il raccordo autostradale all’altezza di Ducentola e quindi entra in Veneto varcando il ponte Po di Volano. Polesella annuncia la piatta campagna del Polesine, mondo anfibio che scandisce i vasti orizzonti in un tessuto artificiale di canali, idrovore, geometrie di coltivazioni e pioppete. Attraversato il centro di Rovigo, la SS 16 punta dritta a nord verso Monselice che si raggiunge però dopo un tortuoso detour: un ampio anello panoramico nei Colli Euganei, arcipelago di rilievi nella bassa padovana, frutto di antiche eruzioni vulcaniche sottomarine. Dopo le brevi, ripide salite al Passo del Roverello e al Calaone, la scenografica cortina a torri del castello d’Este guarda dall’alto in basso l’arrivo nella valle di Monselice.

Cervia

Centro balneare e portuale fasciato da un’estesa pineta, è depositario di una secolare tradizione di raccolta del sale marino integrale. Il porto-canale si allarga a mare in una bella darsena su cui svettano la poderosa torre di S. Michele (1691) e il settecentesco complesso dei magazzini del sale che ospita il Musa – Museo del Sale. L’ampia salina di Cervia, zona umida di importanza internazionale tutelata da una Riserva naturale e porta meridionale del Parco regionale del Delta del Po, è visitabile con escursioni guidate a piedi, in bicicletta o su piccole imbarcazioni elettrice. Il centro storico converge su piazza Garibaldi, dove si fronteggiano le sedi del potere civile (il Palazzo comunale del 1702) ed ecclesiastico, con la coeva Cattedrale dedicata all’Assunta. Alle spalle dell’abitato si sviluppa la Pineta di Cervia fino alla provincia di Milano Marittima, suddivisa in quattro zone (stazzone, capanna, dune, bassona) e solcata da sentieri segnalati.

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