Barbotto di Albano Marcarini Quante bestemmie ci vogliono per scalare il Barbotto? Quante le imprecazioni alle Madonne e ai Santi tutti? Neppure Strava ve lo sa dire. Ho visto cose… Ho visto Amministratori Delegati scendere dalla bici e piangere a bordo strada. Ho visto Veterani (o Veterinari) della strada rimpiangere il Mortirolo. Ho visto gente lasciare sull’asfalto righe di sudore come un radiatore bucato. Ho visto un mio amico e poi non l’ho più visto. Sì perché questa salita da barboni, miseranda e stracciona, non se l’aspetta nessuno. Almeno quelli che, giudiziosamente, guardano ancora le cartine del Touring (e non Google maps) prima di uscire in bici. Lì, in quell’angolo della Romagna, non c’è pianura, ma non ci sono neppure...Continue Reading
SenzaGiro ha i suoi inviati. Abbiamo chiesto a chi può in questo momento andare sulle strade del SenzaGiro di raccontarci, con un video-selfie, i luoghi dove sarebbe dovuto passare la corsa: la partenza o l’arrivo, o una strada, una salita, un lungomare, una piazza. Sono i “segnaposto” SenzaGiro e ci parlano di storie e di luoghi diversi, anche lontani dal ciclismo agonistico, ma che tirano un filo rosso, o forse rosa, lungo le strade del Giro. Oggi, sulle strade della Nove Colli, Silvia Livoni Colombo, ci accompagna tra il porto canale di Cesenatico, la rocca di Bertinoro e l’ascesa del temibile Barbotto, dove per poco non ci scappava una partita a maraffone. Romagna solatìa, dolce paese…Continue Reading