A cura di Fernanda Pessolano, Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza «La Matarozza, la mountain bike che sarà la mia compagna di viaggio fino all’altro capo del mondo» (pag. 42). Un vecchio telaio in acciaio, freni a spazzola, niente ammortizzatori, quanto di più robusto, semplice e affidabile possa esserci in campo ciclistico. Con la Matarozza, Francesco Gusmeri, geometra bresciano, progetta e pedala: “Prendo la bici e vado in Australia” (Ediciclo, 240 pagine, 12 euro). Dall’Italia alla Turchia, dall’Iran al Kirghizistan, in Cina, dal Laos alla Thailandia, dall’Indonesia fino alla meta. E’ un viaggio nel mondo ma anche in se stesso, tra moschee e commissariati, sotto la neve e nel deserto, fino a scoprire che nell’altro emisfero sono ancora tutti pazzi per...Continue Reading
A cura di Fernanda Pessolano, Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza «Appena entrò in pista, ciondolando, le saltarono addosso a decine per farle festa» (pag. 97). Lo sapevate che nel 1869 a New York fu aperto un Gimnaciclidium for ladies and gentlemen equipaggiato anche con modelli per le donne? Lo sapevate che tra le cicloturiste cera anche la scienziata Marie Curie, che aveva fatto il viaggio di nozze in bici nell’Ile-de-France? Lo sapevate che l’Unione velocipedistica italiana aveva proibito alle società affiliate di includere nei programmi gare riservate alle donne? Lo sapevate che la scrittrice Anna Maria Ortese, che collaborava a “Epoca”, era considerata un’intrusa fra i giornalisti al seguito del Giro d’Italia? Lo sapevate che ancora negli anni Settanta e...Continue Reading